Formazione

Mondo del lavoro: Soft Skills ed Intelligenza Emotiva ci salveranno dalle macchine

Intelligenza artificiale (AI), machine learning ed automazione soppianteranno la figura umana. Oppure no? Scopriamo le doti che permetteranno all’elemento umano di rimanere centrale all’interno dell’Impresa 4.0

 

Soft Skills ed Intelligenza emotiva permetteranno all’uomo di non “estinguersi” dal mercato del lavoro. In un mondo sempre più competitivo ed in rapido cambiamento, le aziende hanno compreso che i propri dipendenti oltre a “saper fare” devono “saper affrontare ogni situazione”. In altre parole, le tradizionali competenze tecniche non sono più sufficienti. È necessario arricchirsi di nuove abilità.

 

Competenze trasversali

Le competenze trasversali, o Soft Skills, riguardano tutte le capacità umane, relazionali, creative, di flessibilità e comunicative che caratterizzano un individuo. Sono sempre più richieste e fondamentali all’interno dei rapporti di lavoro. La stessa agenzia di selezione del personale Adecco le definisce “importanti come o più delle competenze tecniche e professionali acquisite” e ne definisce tre come le più richieste: comunicazione efficace, attitudine al team-working e gestione dello stress.

Sicuramente le più richieste, ma che di sicuro non ti permetteranno, da sole, di sopravvivere alla “quarta rivoluzione industriale”.

Nel 2020, come già avevamo anticipato, a fare la differenza saranno:

 

  • Creatività. Soluzioni alternative, anche se a volte inusuali, per permettere all’azienda di crescere e superare i momenti di difficoltà. Ricorda: la crisi non è solo economica ma anche di idee.
  • L’Intelligenza emotiva. La capacità di riconoscere, comprendere e gestire le emozioni proprie e altrui. Gestire le emozioni nel mondo del lavoro è importante. Partendo dai rapporti tra colleghi e capi sino alla gestione dello stress e dei conflitti con gli altri.

 

Per il 74% dei manager intervistati per un’indagine condotta da Capgemini, azienda specializzata in consulenza e soluzioni digitali, l’intelligenza emotiva è uno dei fattori chiave per il successo. Perché chi è in grado di “adoperare” questa competenza possiede creatività, capacità di reagire agli insuccessi e autostima.

 

Si può imparare l’intelligenza emotiva?

 

Quindi le soft skills ma soprattutto l’intelligenza emotiva sono caratteristiche innate. Non ho possibilità di acquisirle o migliorarle?!? Sbagliato. E ad aiutarci, ci vengono proprio in soccorso le “vecchie” competenze professionali. Le Hard Skills.

Per le aziende la formazione professionale dei propri dipendenti non è più un fattore trascurabile. Supportarli a crescere professionalmente, ampliando le loro competenze tecniche li aiuta a coltivare la propria creatività.

Perché adesso, avendo le necessarie conoscenze, sono in grado di sviluppare soluzioni innovative per far fronte alle esigenze della clientela, andando così a limitare la frustrazione causata dagli insuccessi e dal senso di incapacità e di conseguenza aumentando la propria autostima. Perché maggiore conoscenza ci rende più sicuri.

E pensare che tutto ha inizio grazie ad un semplice corso di formazione.

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Intelligenza emotiva vs Intelligenza Artificiale

 

Ma come potremo competere contro l’Intelligenza artificiale? Semplice. Non potremo. Lo stesso Jack Ma fondatore dell’e-commerce cinese Alibaba, sostiene che non possiamo insegnare ai nostri figli a competere con le macchine, perché queste ultime sono più intelligenti. Ma possiamo dar vita ad una nuova generazione di lavoratori. Più consapevoli, con idee originali e capaci di ascoltare e rispettare le opinioni altrui. Insomma, insostituibili. Dotati di un qualcosa di non replicabile nelle macchine: l’intelligenza emotiva.

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